Piacenza Cashmere: da sempre per l’ambiente
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La ricerca di soluzioni per la produzione di energia pulita nasce con l’azienda.
Negli anni ’40 dell’Ottocento Giovanni Piacenza fa costruire la prima turbina idraulica e nel 1898 Felice attiva la prima centrale idroelettrica nel quartiere Favaro.
Depuratore
I diritti sulle acque del fiume Oremo per l’utilizzo nel lanificio erano stati concessi a Pietro Francesco Piacenza con un atto del comune di Pollone nel 1750. Il sogno di reintegrare quelle risorse indispensabili viene realizzato nel 1996 con la creazione del depuratore biologico che permette di riutilizzare, in parte, tutte le acque necessarie alla produzione e poi restituirle pulite.
Impianto cogeneratore
Nel 1998 vengono implementati due motori a Gas Metano, ciascuno dotato di una potenza elettrica di 500 kW e termica di 1.280 kW che rispondono al fabbisogno energetico dell’azienda. Raggiungono le 4.000 ore di funzionamento all’anno e contribuiscono a realizzare il sogno di una filiera produttiva ecologicamente virtuosa.
Efficienza energetica
È un punto fermo per l’azienda Fratelli Piacenza e i suoi limiti si spostano sempre oltre. Uso consapevole delle risorse significa adottare e ricercare costantemente nuove soluzioni per azzerare l’impatto sull’ambiente.
GOTS
La certificazione GOTS è uno standard volontario per le fibre biologiche che include al suo interno criteri ecologici e sociali. Gli obiettivi principali riguardano il raggiungimento di una completa tracciabilità lungo tutta la filiera tessile, comprendendo produzione e distribuzione, fino ad arrivare al prodotto finito. Tutto ciò avviene in modo da garantire al consumatore finale che i prodotti che sta acquistando siano effettivamente prodotti con un approccio biologico.
Piacenza Cashmere non è solo sinonimo di qualità, ma anche di sostenibilità, rispetto per l’ambiente e per le sue risorse.